Storico accordo con Radio Mussulmana
Viene dalla Guinea Bissau, Paese fanalino di coda nelle classifiche Onu sullo sviluppo umano, una notizia dal forte valore simbolico: la firma di un accordo ufficiale – il 14 agosto scorso (data di chiusura della formazione di 40 corrispondenti locali) - tra l’emittente cattolica nazionale “Radio Sol Mansi” e una controparte islamica, la Radio scuola coranica di Mansoa (Recom), a diffusione regionale. In base a tale accordo avverrà, fra l’altro, uno scambio di programmi prodotti da ciascuna delle due emittenti.
Protagonista di questa piccola-grande storia è - insieme con Abubacar Djaló, direttore di Recom - padre Davide Sciocco, missionario del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere). In Guinea da 14 anni, padre Davide ha fondato a Mansoa la Radio Sol Mansi (letteralmente “Il sole è sorto”) nel 2001, all’indomani della fine della guerra civile a cavallo degli anni 98-99. Da stazione locale, la radio in pochi anni è cresciuta sia tecnicamente che in autorevolezza e ora, dopo che la sede è stata trasferita nella capitale Bissau, è l’emittente cattolica nazionale. MissiOnLine ha intervistato padre Sciocco.
In cosa consiste l’accordo?
"L’intesa prevede una collaborazione sia tecnica e formativa che giornalistica, con la possibilità di scambiarci alcuni programmi di carattere religioso. Per quanto mi riguarda, proporrò - a un pubblico di non cristiani - una serie di approfondimenti di temi religiosi, presentando racconti e aneddoti con applicazioni pratiche e un riferimento esplicito al Vangelo, per far capire cosa è il cristianesimo. La stessa cosa farà la nostra radio, ricevendo notizie del mondo islâmico nazionale e mondiale dalla Recom e confermando lo spazio che, a Radio Sol Mansi, già offriamo dalla prima settimana di funzionamento della Radio, febbraio 2001, a un imam locale per la spiegazione del Corano. "
Che significato ha l’accordo raggiunto?
"La collaborazione fra le nostre due emittenti esisteva già, ma ora si è deciso di formalizzarla e dando all’accordo un carattere di ufficialità. Il che comporta risvolti interessanti per il dialogo interreligioso nel nostro Paese, dove i musulmani rappresentano il 40% circa della popolazione e i cristiani il 13% circa. "
Si tratta della prima esperienza del genere?
"Non saprei… Di certo è una delle prime; immagino non siano molte le radio islamiche che danno spazio a un prete cattolico per parlare della sua fede."
Quale lo scopo di questa intesa?
"Favorire e rafforzare il dialogo interreligioso, comunque già forte in Guinea Bissau. Se vogliamo vivere insieme occorre conoscere la religione dell’altro al di là di semplificazioni e stereotipi. Anzi: occorre, in primo luogo, che ciascuno conosca la propria religione per poter realizzare un vero dialogo. Per questa ragione, da sempre Radio Sol Mansi ospita un programma islamico: essendo molto ascoltata da musulmani, questo programma li aiuta a conoscere la propria religione e a prevenire infiltrazioni di fanatismi che fanno breccia tra l’ignoranza religiosa."
Un accordo del genere non nasce dal nulla...
"E’ così: lo possiamo considerare il punto d’arrivo di un percorso avviato da tempo. Non dimentichiamo che già oggi quasi metà dei nostri giornalisti sono musulmani. Inoltre sono frequenti, a Radio Sol Mansi, i programmi con interventi comuni del vescovo e del capo del consiglio islamico nazionale. Diciamo che in Guinea Bissau, sotto questo profilo, respiriamo un clima favorevole, come provano alcuni fatti, come – ad esempio – la recente presa di posizione comune di leader cattolici, evangelici e islamici che si sono indirizzati unitariamente alla nazione dopo l’uccisione del presidente della repubblica. Ma vorrei ricordare anche fatti più minuti ma non meno significativi: la partecipazione di esponenti musulmani a un seminario di catechisti della missione cattolica di Mansoa o la scelta di affidare proprio al sottoscritto, prete cattolico, la posa della prima pietra della Scuola coranica di Mansoa nel 1997." <
Che eco ha avuto la notizia?
"La reazione della gente alla firma dell’accordo è stata unanimemente positiva, sia da parte cattolica che musulmana.La notizia è stata ripresa da varie radio e TV portoghesi, da RFI (Radio France International) e da diversi website internazionali. Segno che anche buone notizie come questa possono “far notizia”."
(fonte : missiononline.org)
...è il punto di arrivo