A Farim riso e zucchero per orfani e mamme
Per le gestanti, le mamme che allattano e i bambini orfani ci sono ogni giorno riso, zucchero e un po’ d’olio: ci pensano gli Oblati di Maria Immacolata della missione di Farim, una cittadina nel nord della Guinea Bissau che nell’ultimo anno ha pagato il prezzo di un raccolto andato male.
Il Centro nutrizionale, questo il nome della struttura gestita dagli Oblati, assicura pasti regolari, assistenza e sostegno anche psicologico a 60 bambini e 30 giovani donne. “Quasi sempre – dice alla MISNA padre Carlo Andolfi – si tratta di bimbi orfani di madre e di giovani gestanti o che stanno allattando i loro neonati”. Il Centro collabora e completa il lavoro dell’ospedale pubblico di Farim, la struttura dalla quale spesso arrivano le giovani e i bimbi bisognosi di assistenza.
“Questi ultimi mesi sono stati difficili e intensi – racconta il missionario – perché lo scorso anno ha piovuto troppo poco e il raccolto ne è stato compromesso”. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, in Guinea Bissau hanno bisogno subito di aiuti alimentari 300.000 persone su una popolazione di appena un milione e 600.000.
A Farim e nei villaggi circostanti, nelle campagne che portano alla frontiera con il Senegal, tutti sperano nella raccolta degli anacardi cominciata pochi giorni fa. Padre Andolfi dice nei mesi scorsi ha piovuto molto e che quindi le previsioni sono buone. Gli Oblati hanno assunto la gestione del Centro nutrizionale nel 2003. La missione di Farim era stata fondata dai religiosi del Pontificio istituto missioni estere (Pime) dopo la fine del lotta di liberazione contro il Portogallo.
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